Dal 1° luglio entreranno in vigore le nuove disposizioni della Riforma dello Sport che apporteranno importanti modifiche nel contesto delle associazioni e delle società sportive.
Ma quali sono le novità che riguardano le agevolazioni fiscali e contributive che verranno applicate con la riforma?
In questo articolo tratteremo nel dettaglio i cambiamenti negli aspetti fiscali e contributivi che la Riforma dello sport genererà nel mondo del dilettantismo sportivo.
La Riforma dello sport e il mondo del lavoro
Come già affermato in un nostro precedente articolo, la Riforma dello sport, che entrerà ufficialmente in vigore il 1° luglio, modificherà sostanzialmente la figura del lavoratore sportivo.
In questo ruolo entreranno a far parte delle professionalità che il contesto attuale e le nuove tecnologie hanno fatto emergere negli ultimi anni e che necessitavano di una normativa ad hoc.
Ma le nuove regole pongono anche l’accento sull’inquadramento contrattuale, fiscale e contributivo che i lavoratori sportivi dovranno avere da luglio 2023.
Le nuove disposizioni, infatti, evidenziano chiaramente:
- Le tipologie contrattuali da applicare ai lavoratori sportivi;
- Le situazioni in cui si presentano l’esonero fiscale e contributivo in determinate fasce di compenso;
- Le casistiche in cui si applicano la tassazione e l’imposizione contributiva in base al reddito percepito;
- La percentuale di aliquota contributiva applicata e la riduzione dell’imponibile contributivo fino al 31 dicembre 2027.
Per quanto riguarda l’inquadramento, i lavoratori sportivi dovranno essere definiti a livello contrattuale come liberi professionisti o a Co.co.co. presentando un contratto di lavoro con un massimo di 18 ore settimanali (escluse quelle dedicate alle manifestazioni sportive).
Ma i cambiamenti più importanti riguardano le agevolazioni fiscali e contributive che verranno applicate dalla riforma e che gli esperti di Nomia Studio approfondiscono attentamente per fornirti la migliore consulenza fiscale sul tema.
Compensi e Nuove Agevolazioni Fiscali
Le disposizioni normative della riforma prevedono nuove agevolazioni fiscali e contributive nell’area dilettantistica, a partire da luglio 2023.
A livello fiscale le modifiche consistono nella suddivisione in tre fasce economiche, a cui si applicano l’esonero fiscale o la tassazione completa.
In particolare:
- Per compensi inferiori ai 5000€, le nuove disposizioni prevedono l’esonero totale dal versamento delle imposte sul reddito;
- Per gli importi percepiti compresi tra i 5000€ e i 15.000, la riforma prevede che non vi sia nessuna tassazione, modificando però il limite che prima era di 10.000€;
- Per i compensi superiori ai 15.000€ si applica, invece, l’imposizione fiscale sulla parte eccedente di tale importo (ad es. su un compenso di 25.000€ la tassazione sarà applicata su 10.000€).
Inoltre dalle nuove disposizioni emerge che tale franchigia fiscale verrà applicata anche nell’area del professionismo under 23, per gli sport di squadra e per le società sportive il cui fatturato della stagione precedente non sia stato superiore a 5 milioni di euro.
L’obbligo di certificazione dei compensi percepiti è a carico della società sportiva, indipendentemente dall’inquadramento contrattuale e dalla presenza di una busta paga (la quale non è prevista fino a 15.000€).
Il lavoratore sarà chiamato, invece, a inserirli nella sua dichiarazione solo se i compensi percepiti superano i 30.658,28€ (in questo caso viene operata una ritenuta d’acconto soggetta ai fini IRPEF per la dichiarazione dei redditi).
Non concorrono alla formazione del reddito fiscale, invece, i premi ricevuti per la partecipazione a competizioni sportive, a cui però viene applicata una ritenuta alla fonte del 20%.
Come puoi vedere la complessità delle nuove disposizioni a livello fiscale è abbastanza importante e affidarsi a degli esperti, come quelli di Nomia Studio, è fondamentale per non incorrere in sanzioni e rispettare appieno le norme della riforma.
Nuova Aliquota contributiva per i dilettanti
A livello contributivo, le nuove norme prevedono l’applicazione di un’aliquota pari al 25% sui compensi eccendenti i 5000€, mentre rimane l’esonero per redditi inferiori a tale importo.
Rispetto alle agevolazioni fiscali, i contributi sono richiesti anche per le fasce economiche comprese tra i 5000€ e i 15.000€, sia per i dilettanti con contratti Co.co.co, sia per quelli che svolgono un’attività in libera professione.
Per entrambe le casistiche, inoltre, si applicano le aliquote aggiuntive previste per la Gestione Separata INPS a copertura di malattia, maternità, congedo parentale e disoccupazione.
Le nuove disposizioni affermano, inoltre, che ai compensi superiori ai 5000€ venga applicata la contribuzione tenendo conto di un imponibile previdenziale ridotto al 50%.
Ciò sarà possibile fino al 31 dicembre 2027, salvo ulteriori proroghe della scadenza.
Tale situazione non evidenzia una decontribuzione, ma semplicemente una riduzione della base imponibile e delle relative prestazioni pensionistiche, che verranno unicamente riconosciute per gli importi effettivi versati durante tale periodo.
La riduzione dell’imponibile contributivo, però, non viene applicata alle aliquote aggiuntive in vigore, che rimarranno invariate.
Le agevolazioni fiscali e contributive definite dalla Riforma dello Sport cambieranno il contesto attuale del lavoro sportivo, ma alcune disposizioni potrebbero essere modificate prima del 1° luglio.
Ed è proprio per questo motivo che Nomia Studio monitora e segue costantemente le tematiche riguardanti la riforma, per fornirti una consulenza sempre aggiornata e dettagliata.
Agevolazioni Fiscali e nuovi adempimenti
Le novità che emergono dalla riforma non coinvolgono solo le nuove agevolazioni fiscali e contributive, ma anche gli adempimenti che dovranno essere svolti dalle società attraverso il Nuovo Registro delle attività sportive dilettantistiche.
Disciplinato dal D.lgs. 39/21 assumerà un ruolo cruciale nel contesto sportivo, in quanto l’iscrizione delle società in tale registro è requisito fondamentale per godere del loro status e dei vantaggi fiscali e contributivi previsti delle nuove norme.
Attraverso il Registro delle attività sportive, le società e le associazioni potranno:
- Raccogliere i dati dei contratti di lavoro nell’area del dilettantismo per le posizioni di Co.co.co., che invece venivano inviati ai centri per l’impiego;
- Inviare le comunicazioni INPS, come il modello Uniemens, e quelle dell’INAIL direttamente da una sezione dedicata del registro;
- Generare i modelli F24 per i versamenti dei contributi per i compensi superiori ai 5000€;
- Predisporre la Certificazione Unica, che però dovrà essere inviata telematicamente da un intermediario abilitato.
Semplificando il flusso di comunicazione attraverso un’unica piattaforma, la Riforma dello sport permetterà alle ASD e alle SSD di gestire efficacemente i propri lavoratori e di usufruire delle agevolazioni fiscali e contributive previste.
Le novità apportate dalla riforma in materia di agevolazioni fiscali e contributive consentiranno alle società e associazioni sportive di operare in maniera più flessibile, ottenendo dei vantaggi anche a livello gestionale.
Ma questo richiede una certa attenzione da parte delle ASD, che dovranno affidarsi al supporto di un team di professionisti qualificati e aggiornati sulle tematiche delle nuove disposizioni.
Nomia Studio ti fornisce una consulenza dettagliata sulla riforma, aiutandoti a comprendere la nuova disciplina e a richiedere le agevolazioni fiscali e contributive previste.